Durante il web meeting del 10 giugno 2020, dal titolo: "Come parteciperemo alle fiere in futuro", si è dibattuto e affrontato il tema da vari punti di vista.
Vincenzo Russo, Docente di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing, ha affrontato il ragionamento partendo da degli elementi oggettivi. Il nostro cervello è diviso in due grandi elementi, la parte razionale e la parte emotiva. Negli ultimi 150 milioni di anni il cervello umano non è cambiato, e così non è cambiato il suo funzionamento e quello che riguarda il modo con cui conscio ed inconscio lavorano a livello emotivo.
Il mondo si sta radicalizzando su comportamenti ed trend già emersi e presenti dopo la crisi del 2008, ma che ora sono ancora più enfatizzati e strutturati. A questi si aggiunge l’elemento centrale della “sicurezza sanitaria”.
E sei sono gli stimoli persuasivi su cui è necessario che una fiera lavori in modo molto approfondito.
Per motivi di tempo, non è stato possibile approfondire tutti i 6 pilastri, ma per chi ha piacere di esaminare i singoli temi, il Prof Vincenzo Russo ha lasciato la disponibilità di scaricare le slide integrali con esempi su ognuno di questi elementi al seguente link:
>> Presentazione Prof. Vinzenzo Russo
"La visione e la strategia delle fiere" è stata presentata dal dialogo con Antonio Bruzzone, Direttore Generale di BolognaFiere. Il punto centrale sta nella consapevolezza che andare in fiera è molto più sicuro che andare in qualsiasi altro luogo di incontro (ristorante, bar, cinema), ma indubbiamente più sicuro di qualsiasi altro posto di grande affollamento come per esempio IKEA! Infatti per andare in fiera ci deve essere una forte motivazione, una autorizzazione a priori, e soprattutto essendo un luogo “temporaneo”, dove si può tracciare ogni elemento, dall'ingresso al percorso, questo da una certezza di assoluta capacità di igiene e supporto logistico e sanitario.
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