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Come allinearsi alle aspettative ed esigenze delle nuove generazioni di Visitatori ed Espositori

Scritto da Enrico Gallorini ITA | 28-nov-2018 5.17.20

All’interno delle fiere si nota la presenza sempre maggiore di nuove generazioni di giovani, siano essi visitatori o manager di aziende espositrici. Sono cresciuti con una tecnologia avanzata e una nuova generazione per sua natura ha una mentalità diversa rispetto a quella precedente… e quindi aspettative ed esigenze diverse anche nei confronti del settore delle fiere.

 

Always on… line

Le generazioni Y e Z trascorrono gran parte del loro tempo con i loro smartphone e dispositivi mobili… niente di male, perché di conseguenza, sono davvero immersi di contenuti: blog, articoli, immagini, video... Con questo consumo eccessivo di contenuti, un sovraccarico di "informazioni" sembra inevitabile… ma dall’altra parte è anche il segreto del loro modo di apprendere e di conoscere più cose (… magari a volte in modo superficiale), e quindi porsi spesso le domande giuste.

L'affinità con la tecnologia mobile e il costante bisogno di essere online ha un'alta influenza sul loro comportamento, la connessione ad internet, non è più un valore aggiunto, è considerato un livello minimo di servizio. Anche perché senza internet la maggior parte delle attività collegate all’experience lavorativa, professionale ma anche personale, in qualche modo svanisce. L’esigenza di stare sempre “connessi” non è solo per guardare le email, facebook, LinkedIn, o altri social network, ma anche per interagire con il mondo circostante, per capire dove ci si trova, con chi ci si sta relazionando, ecc.

Questo cambiamento comportamentale è la chiave per comprendere la nuova generazione di partecipanti agli eventi, siano essi visitatori o espositori.

 

Lo "scopo" è più importante del "possesso"

In un mondo in cui le instabilità lavorative, politiche e sociali sono diventate parte della vita quotidiana, le nuove generazioni possono sentirsi sopraffatti dalle esperienze negative.

Spesso desiderano "rendere il mondo un posto migliore", ad esempio partecipando a progetti ambientali o sociali, optando per il cibo sostenibile e supportando progetti di sostenibilità, ecc. Per i professionisti delle fiere, questo cambiamento comportamentale è indispensabile da comprendere, perché è la chiave per approcciare la nuova generazione di visitatori ed espositori.

La mentalità minimalista di Generation Y è molto interessante per l'industria delle fiere, perché sottolinea il valore delle esperienze e l'unicità delle riunioni faccia a faccia. Perché comprare un'auto quando puoi noleggiarne una, o meglio usare modelli di sharing come Bla-bla car, che aiutano anche a conoscere nuove persone?

Sono dettagli da non trascurare, perché quando si parla di “sharing economy” si parla del presente e del futuro dei modelli di business… come queste nuove modalità di interazione possono o potranno esprimersi al meglio all’interno di una fiera?

È possibile pensare ad aree di incontro e confronto anche nei modelli più estremi di fiere “b2b”, dove persone con gli stessi “scopi” si incontrano e condividono i propri obiettivi anche nel contesto lavorativo?

 

Il valore dell'interazione sociale

In un mondo in cui la comunicazione non si ferma mai e tutti sono connessi, l'autentica esperienza di incontrare altri esseri umani e di avere una vera conversazione sembra diventare più importante che mai. Sia che parliamo di fiere, ma anche nella vita lavorativa quotidiana: incontrare qualcuno faccia a faccia crea semplicemente un senso più profondo di interazione sociale, di appartenenza.

L'idea di creare o appartenere ad una comunità è estremamente attraente per i giovani. Questo accade spesso online sui social network. Incontrare persone accomunate dagli stessi interessi non è mai stato così facile… ma nel mondo del lavoro non è così immediato, ma quando poi succede, il valore del business e delle possibilità di interazione diventa esponenziale.

Su queste leve gli organizzatori hanno una opportunità incredibile, perché attualmente alle fiere ci si trova per “silos verticali” iper specializzati, e questo permette già di avere degli elementi di condivisione estremamente importanti.

 

Esperienze, esperienze, esperienze ed esperienze

La mentalità della nuova generazione di visitatori della fiera rappresenta certamente nuove sfide più complesse, ma anche più stimolanti.

Le giovani generazioni sono molto esigenti e hanno grandi aspettative nei confronti delle esperienze.

Impressionarli è difficile - sembra che tutto il mondo sia comunque disponibile per loro online… Ma creare esperienze coinvolgenti e garantire un certo standard tecnologico sono certamente due elementi principali delle fiere, che attraverso un coordinamento con i tanti espositori potranno costruire dei veri e propri “salotti della condivisione” dove gli espositori potranno insieme presentare e costruire elementi di innovazione e “novità”, che saranno estremamente apprezzate e ritenuti elementi di grande successo per Generation Y e Z.

 

Esperienze digitali per espositori

Ora, per gli espositori il cambiamento digitale ha un impatto diverso. Le partecipazioni alle fiere sono sempre state molto pesanti in carta, con moduli e cataloghi cartecei.... Ma questo non può funzionare più. I giovani espositori si aspettano offerte digitali, quindi gli organizzatori di fiere sono sfidati a rendere tutti i servizi e gli articoli disponibili attraverso un one-stop-shop. Per facilitare la preparazione della manifestazione nel miglior modo possibile, è necessario concentrarsi sull'usabilità e l'accesso mobile, in modo che gli espositori possano completare in modo flessibile le attività ogni volta che lo desiderano. L'esperienza digitale dovrebbe essere semplice e intuitiva.

Le esperienze personalizzate possono aumentare il valore percepito degli espositori. Anche in questo caso, la conoscenza dei singoli archetipi di clienti (vedi articolo buyer personas) e gruppi target consente di essere molto attento al cliente e soddisfare perfettamente le esigenze dei nuovi espositori.