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Come creare un ambiente sostenibile per una fiera di successo

Scritto da Redazione GRS | 16-set-2016 8.00.00

Tra l’insieme delle azioni di marketing oggi a disposizione delle aziende, le Fiere rientrano indubbiamente tra le attività più creative e “dinamiche”. La forza e la ragione d’essere di ogni fiera, parte dall’elemento più basilare di ogni ecosistema: l’esigenza di incontrarsi, confrontarsi e aggiornarsi “face-to-face”.

La forza e la ragione d’essere di ogni #fiera, parte dall’elemento più basilare di ogni ecosistema: l’esigenza di incontrarsi, confrontarsi e aggiornarsi  twittami

In un contesto sempre più dilatato e impersonale, che attraverso le tecnologie ha reso la ricerca delle informazioni e l’attività di business prevalentemente in assenza di “contatto diretto”, il mondo delle fiere sta vivendo una nuova grande opportunità, proprio perché questi momenti di aggregazione sono "vivi", e la forza sta proprio nell’interazione ed il contatto tra persone.

 

 

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Tutti gli attori che vi partecipano fanno parte dello stesso ecosistema, e ritengono fondamentale riunirsi periodicamente “sotto lo stesso tetto” per incontrarsi, confrontarsi, fare business, aggiornarsi ecc... Ciò che sperimentano durante la partecipazione ad una fiera è la sensazione di trovarsi in un vero e proprio sistema interconnesso, una rete di relazioni tra diversi protagonisti che, quando funziona correttamente, provvede ai bisogni di ciascun membro e ne soddisfa le esigenze.

Le fiere sono di indubbia importanza per le piccole e medie imprese, siano esse espositori o visitatori di un evento. Per sua natura, il sistema esiste perché c’è un attore capace di aggregare e riunire i vari attori, il suo ruolo di organizzatore e “promotore di relazioni” è negli anni profondamente cambiato, e la sua attività di business legata al gestire uno “spazio” (e quindi un business prevalentemente “immobiliare”) sempre di più si è trasformato nella funzione di “mezzo” (e quindi un business prevalentemente “commerciale” e di intermediazione).

Tuttavia, come succede anche in natura, gli ecosistemi fieristici possono perdere il loro equilibrio. Quando anche un solo componente del sistema non trae il valore atteso, l’equilibrio tra le varie forze in gioco ne soffre, facendo pressione su tutti i soggetti coinvolti così come sul sistema fieristico nel suo complesso.

Gli ecosistemi fieristici possono essere fragili, e sono suscettibili di molte influenze diverse, sia interne che esterne.

Perché una fiera sia equilibrata, sana e in grado di crescere, gli organizzatori hanno bisogno di avere sotto controllo il maggior numero di variabili nei loro rapporti diretti con i visitatori, con gli espositori e con i fornitori, al fine di creare un equilibrio sostenibile e profittevole tra tutte le parti.

La grande riorganizzazione industriale che sta modificando profondamente il panorama del sistema fieristico, lascia enormi possibilità e grandi opportunità a chi riuscirà a ripensare il proprio modello di business, posizionando al centro della propria strategia la soddisfazione del cliente, inteso come punto a cui deve tendere l’organizzazione in termini assoluti.

 

 

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