Gli Approfondimenti di ExpoNetwork

Il Punto di Vista di Buyer ed Espositori delle principali fiere italiane - Focus Cancellazione Fiere

Scritto da Enrico Gallorini ITA | 11-gen-2021 8.01.16

IMPATTO DEL COVID-19 SULLE FIERE ITALIANE DI CARATTERE INTERNAZIONALE E PREVISIONI PER IL FUTURO

Nei prossimi 5 articoli di ExpoNetwork, presenteremo i Risultati della Ricerca Strategica sull’Impatto del Covid-19 sulle Manifestazioni Fieristiche Italiane di livello internazionale, condotta da GRS Research & Strategy, e promossa dal Comitato Fiere Industria (CFI) e i dagli Organizzatori fieristici suoi associati, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

La ricerca ha inteso indagare le problematiche che hanno dovuto affrontare espositori e buyer/visitatori di fronte alla chiusura degli eventi fieristici e le soluzioni esperite.

La rilevazione è stata condotta su due periodi: settembre e dicembre 2020. L’obiettivo dello studio è stato di rilevare eventuali trend ed evoluzioni degli atteggiamenti degli interessati oltre che le intenzioni di partecipazione futura.

L’indagine ha coinvolto, per ciascuna rilevazione, un campione di 1200 espositori (di cui oltre il 30% esteri) e di 6000 visitatori-buyer (di cui oltre il 30% esteri), contattati con modalità CAWI (questionario online) dai rispettivi organizzatori.

Le manifestazioni che hanno preso parte alla ricerca sono state le seguenti 23 Fiere associate a CFI:


La ricerca ha beneficiato del coordinamento scientifico della Prof.ssa Francesca Golfetto (Osservatorio Fiere, Università Bocconi).

La ricerca è stata suddivisa in 4 “capitoli”. Questo percorso di articoli si compone come segue:

  1. Cancellazione Fiere

  2. Fiere digitali

  3. Importanza Fiere e partecipazioni future

  4. Budget 2021

  5. Conclusioni

 

1 - Focus: Cancellazione Fiere
Difficoltà seguite alle cancellazioni, e soluzioni esperite

I risultati sono stati divisi secondo il punto di vista dei “buyer/visitatori” rispetto a quello degli Espositori.

- Il punto di vista di Buyer/Visitatori

Le maggiori difficoltà che i buyer/visitatori hanno dovuto affrontare a seguito della cancellazione delle fiere hanno riguardato la possibilità di comprendere le tendenze del mercato e dell’innovazione e di contattare nuovi fornitori (per i buyer esteri si rilevano difficoltà anche a contattare i fornitori attuali).

Questo elemento, come evidenziato dalla figura “pag 13”, evidenzia come lo strumento fieristico sia determinante per il contatto con i fornitori, e se si osserva la differenza tra buyer italiani ed internazionali, è chiaro come la fiera sia un asset fondamentale per “il made in Italy” per restare in contatto con i clienti e potenziali clienti esteri.

Se questo elemento è un dato molto importante per l’industria delle fiere, che rinforza il suo ruolo fondamentale all’interno delle filiere, dall’altra parte evidenzia come le aziende del tessuto produttivo italiano siano ancora non allineate con il contesto competitivo internazionale in termini di relazione e contatto con i propri buyer. Questo elemento unito con le considerazioni che vedremo più avanti, evidenzia quanto l’evento fieristico sia fondamentale ed insostituibile per tutte le filiere di riferimento dell’indagine.

Andando a studiare quali sono state le soluzioni ritenute più efficaci vi sono soprattutto lo scambio di video e di campioni con i singoli fornitori.

Si evidenzia quanto invece siano poco utilizzati i market place, in particolare un utilizzo quasi “nullo” dei market place generici, ma anche quelli specializzati non sono ritenuti elementi sufficienti a supporto della cancellazione delle fiere della filiera.

 

- Il punto di vista degli Espositori

Le maggiori difficoltà che i buyer/visitatori hanno dovuto affrontare a seguito della cancellazione delle fiere hanno riguardato la possibilità di riguardato ovviamente la possibilità di contattare nuovi clienti o di presentare i nuovi prodotti.

È evidente come lo strumento fieristico sia un asset fondamentale per il contatto di nuovi clienti, ma ancora una volta è necessario evidenziare una evidente differenza tra “italiani ed esteri”, e come per gli espositori esteri alle fiere italiane oggetto dell’indagine, ci sia una forte dinamica di complessità nel restare in contatto con gli attuali clienti. Questo elemento è molto allineato con il punto di vista dei visitatori, ed aumenta ancora di più il livello di complessità che le filiere del “made in Italy” stanno affrontando nella relazione, e quindi nell’innovazione e creazione di valore, senza l’evento collettivo che chiamiamo “fiera”.

Andando a approfondire quali sono le migliori soluzioni esperite, si osserva che esse hanno riguardato l’invio di campioni e video ai clienti ma, allo stesso tempo, il miglioramento del proprio sito web e, per più di un quarto degli intervistati, anche l’avvio di un e-commerce di proprietà.

Questo elemento dell’indagine evidenzia come la drammatica situazione pandemica abbia spinto in modo molto forte il passaggio all’e-commerce (anche di proprietà), sarà un elemento da approfondire in futuro se e come questi nuovi strumenti siano o possano essere a supporto di acquisti complessi ed articolati come l’insieme di semi-lavorati, prodotti industriali, e prodotti di nicchia, che sono il fiore all’occhiello dell’industria italiana.

 

I risultati presentati sono l’insieme aggregato di tutte le manifestazioni coinvolte.  Ogni singola manifestazione fieristica che ha aderito al progetto, ha ricevuto uno studio specifico sul proprio target di riferimento ed un confronto strategico con il contesto totale.