Gli Approfondimenti di ExpoNetwork

La trasformazione in atto non può prescindere dallo sperimentare varie soluzioni digitali

Scritto da Redazione GRS | 7-mag-2020 15.05.58

I contenuti del terzo “web meeting” di GRS, si sono concentrati sulle esperienze di “fiere virtuali” da parte degli operatori. Il tutto nella logica di condividere e cercare insieme di comprendere come la trasformazione sia stata interpretata dai vari player del settore ad oggi, per immaginare che traiettoria prenderà domani.

L’intervento di introduzione alle esperienze da parte della Prof.ssa Francesca Golfetto (Università Bocconi), ha permesso di “sintetizzare” quelli che possono essere i “valori” e gli elementi centrali sui cui il settore fieristico deve puntare nel passaggio al digitale.

--- clicca qui per il video del web meeting "Fiere virtuali - Esperienze pratiche---

L’esperienza “live” di BCBF - Bologna Children’s Book Fair ha permesso di visitare l’edizione speciale della manifestazione in programma proprio in questi giorni dal 4 al 7 maggio 2020. I numeri sono estremamente interessanti, una community forte quella della fiera, che ha accolto con forza ed entusiasmo il primo esperimento online. Grazie a Marco Momoli (Direttore della Business Unit Cultura di BolognaFiere), Elena Pasoli (Exhibition Manager di Bologna Children’s Book Fair) e Barbara Zanigni (Digital Marketing and Communication Manager) si è compreso come l’integrazione di elementi già esistenti (piattaforma di matchmaking) e l’intuizione di portare online i grandi driver per i visitatori, stanno dando risultati anche più alti delle aspettative, con un livello di profilazione e dialogo nella piattaforma 4 volte superiore a quello immaginato.

Enrico Zannini (Cosmoprof) ha spiegato la strategia di WeCosmoprof, che si terrà in modalità digital dal 4 al 10 giugno, basata su tre asset precisi:

- Networking
- Knowledge
- Training

Il tutto nell'infrastruttura digitale che da anni è alla base del matchmaking di Cosmoprof, integrando gli elementi propri di una presenza “live” online.

Il percorso, già iniziato negli anni passati, diventerà un appuntamento fisso più volte all’anno, con un modello di business più incentrato sulle revenues provenienti dai “visitatori/buyer” della community, con un forte supporto da parte degli espositori e opinion leader nel creare e costruire valore per l’intera industry.

Francesco Gili di MIDO, ha portato l’esperienza di “MIDO4U”, con il passaggio in modalità virtuale in tempi “record”, data l’impossibilità di svolgere la fiera fisica a 4 giorni dall’apertura di febbraio. Una operazione incredibile, ed estremamente interessante è stato comprendere l’assoluta capacità di MIDO di fare sistema con altri player fieristici, che ha permesso di presentarsi al mercato con un prodotto di grandissimo spessore per gli utilizzatori. Il percorso di MIDO sta ora evolvendo su un percorso molto più strutturato, continuando la visione di cooperazione sistemica.

Michele Budelli (Fandango) ha condiviso l’esperienza di Fandango Club, che nasce da anni di utilizzo di sistemi di “virtualizzazione” degli spazi (3D), in una logica “esperienziale” della fiera, che è nata come esigenza per “vendere” il prodotto fieristico. Oggi questo asset digitale si evolve per con l'obiettivo di costruire una vera e propria presenza online che integri fisico/virtuale in un’unica piattaforma, con un percorso orientato al ruolo dell’organizzatore in una logica di integratore di competenze da rivendere al mercato sotto forma di esperienze.

 

>> Clicca qui per accedere alla registrazioni dei precedenti web meeting.