Il marketing, la politica, i mass media si interrogano su chi, domani, tirerà le redini di questa economia. La risposta, come riecheggia da tempo, è semplice: I MILLENNIALS.
Inquadramento anagrafico statunitense, “state of mind”, o più semplicemente i nati fra il 1980 e il 1995: questa categoria di persone sulla bocca di tutti è pronta a prendere decisioni, spendere soldi e portare la nostra società nel futuro.
Ad ExpoNetwork Forum 2018 questa tematica attualissima è stata toccata durante il workshop “Strategie di marketing per le nuove generazioni”, in cui Francesco Conci, AD di MilanoCongressi e Emilio Bianchi, direttore generale di Senaf hanno portato l’esperienza delle loro realtà di successo e presentato quello che sarà, nel presente e nell’immediato futuro, il rapporto tra fiere e Millennials.
Alessandro Cravidi di GRS ha illustrato, introducendo i lavori, i risultati di una ricerca condotta nei giorni antecedenti il Forum, dal titolo “Le fiere secondo i Millennials: il futuro del settore fieristico è nelle mani degli under 40”. Questa indagine, condotta da GRS su un campione di 1700 persone, mostra quanto sia importante per i Millennials partecipare alle fiere, evidenziando come il livello di istruzione e l’autorità di acquisto influiscano in modo proporzionale alla probabilità di consigliare una fiera. Inoltre, spunti interessanti emersi dall’analisi sono i principali vantaggi e problemi nella partecipazione ad una fiera: se da un lato attività di networking, raccolta di informazioni sui prodotti e visibilità dell’azienda sono punti a favore della partecipazione, gli aspetti organizzativi non sempre ineccepibili, i costi eccessivi e la scarsa profilazione del visitatore/espositore sono problematiche segnalate dagli intervistati.